Fondamento etico della fuzione do governo e diritto popolare di resistenza: riflessioni critiche sull'art. 93 della Costituzione italiana

Alessandro Torre

Resumo


Il giuramento solenne del Presidente del Consiglio e dei Ministri nelle mani del Presidente della Repubblica, previsto nell'art. 93 della Costituzione italiana, è un momento dle procedimento di formazione del nuovo Esecutivo il cui significato è stato spesso considerato un mero elemento procedurale e pertanto sottovalutato dalla dottrina. In realtà esso è il moderno e laico erede del giuramento politico di più antica tradizione: a tale solenne assunzione di impegno di fronte alla comunità nazionale si deve il fondamento etico della funzione di governo poiché esprime il basilare patto fra governanti e governati, e in ultima analisi fra istituzioni del potere costituito e società civile, su cui si regge il moderno costituzionalismo democratico. Il saggio si propone di ricostruire il dibattito italiano sulla natura del giuramento costituzionale dallo Statuto Albertino all'odierna Costituzione repubblicana, e di indagare sugli elementi che concorrono a dare un moderno spessore etico al giuramento costituzionale, individuando infine i motivi per cui, di fronte alla rottura del pactum unionis da parte di un Esecutivo infedele al proprio giuramento, trova piena legittimazione il diritto popolare di disobbedire al potere costituito e di praticare la disobbedienza civile come estremo mezzo per salvare la democrazia

Palavras-chave


giuramento politico; etica costituzionale; disobbedienza civile

Texto completo:

PDF


DOI: http://dx.doi.org/10.62530%2Frbdc.v9i1.125

Apontamentos

  • Não há apontamentos.


Creative Commons License
This work is licensed under a Creative Commons Attribution 3.0 License.

Revista Brasileira de Direito Constitucional - RBDC
ISSN: 1678-9547 (impressa) - 1983-2303 (eletrônica)
Escola Superior de Direito Constitucional - ESDC